L’Europa rallenta sulle rinnovabili

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21 mar L’Europa rallenta sulle rinnovabili

Gli obiettivi 2030 dell’Europa in termini di energia sono chiari: raggiungere una quota minima del 27% di produzione da fonti rinnovabili. Come sottolinea Arpat, però, dal 2014 si è registrata una contrazione degli investimenti annuali in rinnovabili. Se infatti nel 2010 e nel 2011 circa il 50% degli investimenti globali erano europei, nel 2014 la quota è scesa al 20%.

Crisi economica – con conseguente diminuzione della domanda di energia – e abolizione degli incentivi in molti Stati membri tra i motivi principali di questo calo, in controtendenza rispetto allo scenario globale in cui nel 2015 per la prima volta gli investimenti annuali in rinnovabili sono stati superiori a quelli in combustibili fossili.

L’ultimo Rapporto della Commissione Europea in materia esplora le diverse possibilità di incrementare gli investimenti per aumentare la capacità installata. Si analizzano fonti e meccanismi di finanziamento, accompagnati da un’analisi dei rischi e da casi studio in ambito UE.

 

Valentina Luzzatto
v.luzzatto@ovaerdi.com
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