Progetto Remourban – La città di Nottingham si pone gli obiettivi climatici più ambiziosi del Regno Unito

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02 lug Progetto Remourban – La città di Nottingham si pone gli obiettivi climatici più ambiziosi del Regno Unito

Nel Regno Unito, mentre Theresa May firma l’impegno per abbattere le emissioni di anidride carbonica del paese entro il 2050, la città Nottingham è sulla buona strada per raggiungere questo obiettivo con 22 anni di anticipo e in modo indipendente.

Theresa May, ha annunciato che firmerà l’impegno ad abbattere le emissioni nette di CO2 entro il 2050 e ciò renderebbe il Regno Unito il primo membro del G7 a rendere ufficiale tale impegno. L’annuncio è stato ampiamente applaudito dai gruppi ambientalisti, ma è stato anche oggetto di critiche per come dovrebbe essere raggiunto e dubbi sulla sua effettiva fattibilità.

Nel frattempo, una città nel Regno Unito sta facendo passi da gigante per raggiungere questo obiettivo in modo indipendente e con 22 anni di anticipo. Nottingham, situata a 200 km a nord di Londra, già dagli anni 2000, da quando cioè ha firmato la Dichiarazione sui cambiamenti climatici, è stata in prima linea nella riduzione delle emissioni.

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Da allora la città si è posizionata in anticipo rispetto agli obiettivi al 2020 stabiliti nel protocollo di Kyoto 2005 e ha già superato l’obiettivo di riduzione del 26% delle emissioni stabilito dalla Strategia Energetica al 2020, raggiungendo una riduzione del 39%. Ora, spronati in parte dal Rapporto Intergovernmental Panel on Climate Change del 2018, il Comune di Nottingham si è impegnato a diventare emissioni zero entro il 2028.

Per raggiungere obiettivi così elevati, la città ha investito in una delle più grandi flotte di autobus elettrici del Regno Unito, ha ampliato la propria rete di tram, gestisce numerosi servizi basati sulle energie rinnovabili, ha migliorato le strutture per il ciclismo e ha installato pannelli solari su oltre 4.500 abitazioni. Una caratteristica interessante della strategia di Nottingham è stata il mantenimento del controllo delle risorse chiave, come le reti di riscaldamento e i sistemi di trasporto, insieme al desiderio di costruire delle competenze interne.

“Abbiamo portato avanti una politica ambiziosa per mantenere il controllo municipale”, afferma Jonathan Ward, Principal Energy Policy Officer presso il Nottingham City Council. Con questo approccio, la città è stata in grado di fornire energia elettrica e termica ai suoi cittadini in modo responsabile e conveniente, attraverso iniziative come la creazione di Robin Hood Energy.

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Questa utility energetica senza fini di lucro è di proprietà comunale e ha l’obiettivo di distribuire energia a basso costo e combattere la povertà energetica. A partire dal 2018, il 100% dell’elettricità da loro fornita è rinnovabile. Il comune possiede anche una rete di riscaldamento che fornisce energia alle imprese e ai residenti e monitora i consumi tramite sistemi di monitoraggio (smart meters).

Il Comune è inoltre coinvolto in diversi progetti di ristrutturazione residenziale volti direttamente a migliorare la qualità della vita dei cittadini, molti dei quali sono finanziati dal progetto europeo Remourban.

Come parte di questa iniziativa, il comune ha implementato un programma pilota di edilizia residenziale a bassissimo consumo energetico basato sul concetto di edilizia sostenibile Energiesprong. Questo metodo permette di sostituire e ristrutturare appartamenti con componenti prefabbricate in pochi giorni, con una garanzia di 30 anni. Una volta completate, queste abitazioni sono efficienti in termini energetici e ad impatto zero, in quanto si autoalimentano ad energia rinnovabile. Il programma Nottingham Energiesprong, prevede la ristrutturazione di 150 abitazioni di vecchia edilizia residenziale attualmente inefficienti, con l’obiettivo di abbattere la povertà energetica.

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Valentina Luzzatto
v.luzzatto@ovaerdi.com
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