12 mag Smart City: le prime 5 città italiane
L’Unione Europea ha stanziato 12 miliardi di euro da qui al 2020 per finanziare progetti di sostenibilità urbana, affinchè le città del futuro siano a basse emissioni di CO2, ottimizzino le risorse energetiche, adottino sistemi di mobilità intelligente e diventino socialmente inclusive rendendo i servizi pubblici accessibili ed efficienti. Mobilità sostenibile, efficienza energetica e produzione di energia da fonti rinnovabili sono tra i settori su cui si è concentrata l’azione delle città italiane che vogliono diventare “smart”, secondo lo Smart City Index realizzato da Ernst&Young. Ecco le prime cinque:
Bologna conquista il primo posto nella classifica delle città “intelligenti”, confermandosi un laboratorio di eco-innovazione, in grado di attirare il numero più alto in Italia di fondi europei a sostegno di piccole e medie imprese. Il Comune ha investito decisamente sull’efficienza energetica applicata all’edilizia pubblica e l’integrazione del fotovoltaico nelle strutture comunali (per 2 MWp complessivi di potenza installata). Sul fronte della mobilità, ha sviluppato un efficiente sistema di car sharing e realizzato una rete di nuove piste ciclabili, con il risultato tra gli altri di ottenere un basso grado di incidentalità sulle strade.
Muoversi con la propria auto in città è diventato più un inconveniente che un vantaggio. Enjoy o Car2Go a Milano sono diventate un simbolo della città al pari del Duomo: con più di 250mila iscritti, 2.000 auto e 8.000 noleggi, la città è diventata il principale circuito italiano della mobilità condivisa. Inoltre grazie ad una importante opera di riqualificazione delle strutture pubbliche, il Comune è primo in Italia nell’utilizzo di fotovoltaico per i suoi fabbisogni termici.
Torino vanta una rete di teleriscaldamento da fonti rinnovabili in grado di soddisfare il fabbisogno termico di circa 450mila famiglie ed è tra le prime città italiane per utilizzo di biogas, per un totale di 14MWp di potenza elettrica e 40MWp di potenza termica installata. Un terzo della frazione organica proveniente dalla raccolta differenziata urbana contribuisce alla produzione di biometano e biogas in una centrale del vicino Comune di Pinerolo. Negli ultimi due anni, reti urbane di car e bike sharing sono state potenziate.
Mantova è balzata al quarto posto della classifica (dal trentacinquesimo posto dello scorso anno) per aver scommesso con decisione sulla mobilità sostenibile. La partecipazione del Comune all’European Cycling Challenge, competizione che vede diverse città europee contendersi il primato di città in cui più si ricorre alla bici, ha sicuramente incoraggiato i cittadini a lasciare un po’ più spesso l’auto a casa.
Parma attraverso un approvvigionamento di energia da un mix di fotovoltaico, biogas, biomassa e bio-liquidi si è assicurata la copertura completa del fabbisogno elettrico cittadino. Il Comune sta inoltre realizzando un piano di efficientamento del sistema di illuminazione pubblica, che vedrà la sostituzione dei tradizionali lampioni con più efficienti e durevoli luci a LED.
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Fonti:
Rapporto Smart City Index 2016 – Ernst & Young
Comuni Rinnovabili 2015 – Legambiente
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