07 set Occupazione Green: continua la crescita
Fonti di energia rinnovabile ed efficienza energetica fanno bene all’ambiente ma anche all’economia. Soprattutto in termini di indotto occupazionale e investimenti generati.
Secondo i dati dell’ultimo rapporto EurObserv’ER che monitora i trend delle energie verdi nell’Unione Europea, nel 2014 il settore delle energie rinnovabili ha impiegato oltre un milione di addetti, per un giro di affari di 143,6 miliardi di euro. L’Italia, con 82.500 occupati, è il quarto Paese dell’Unione per posti di lavoro legati al settore dopo Germania (347.400), Francia (169.630) e Gran Bretagna (92.850), posizionandosi meglio di Spagna, Svezia e Danimarca.
Secondo l’Agenzia internazionale per l’energia rinnovabile (IRENA) l’energia eolica ha registrato un anno di crescita record, con alti tassi di installazione in Cina, Usa, Germania, che nel 2015 hanno portato a registrare 7,7 milioni di occupati nel comparto, con un incremento del 6,5% rispetto all’anno precedente. Settore chiave anche quello delle bioenergie, con i biocombustibili liquidi che hanno occupato circa 1,7 milioni di persone, le biomasse 822 mila e il biogas 382 mila.
Inoltre, IRENA stima che raddoppiando la quota di rinnovabili nel mix energetico globale entro il 2030, si potrebbero creare oltre 16 milioni di posti di lavoro a livello mondiale.
Sono numeri di cui tenere conto nel valutare le scelte economiche del Governo italiano, che ha aumentato i contributi ai combustibili fossili, passando dai 12,8 miliardi del 2013 ai 13,2 miliardi di dollari del 2014 secondo i dati del Fondo Monetario Internazionale.
Nel 2012 erano entrati in esercizio quasi 150mila nuovi impianti fotovoltaici, mentre nel 2014 i nuovi impianti entrati in esercizio sono stati appena 722. E nel 2015 secondo uno studio redatto da Althesys, in Italia si sono persi nel solo settore eolico, circa 4.000 posti di lavoro.
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