Green Bond: il valore della sostenibilità

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31 ago Green Bond: il valore della sostenibilità

È stata la Conferenza sul Clima di Parigi a imprimere la spinta decisiva al mercato dei Green Bond, lo strumento finanziario che lega l’emissione di un’obbligazione ad un investimento vantaggioso per l’ambiente. Comparso sul mercato azionario nel 2008 su iniziativa della Banca Mondiale e della Banca Centrale Svedese per incoraggiare gli investitori a puntare su progetti di sostenibilità e tecnologie a basse emissioni di carbonio, il Green Bond ha intercettato la necessità degli investitori istituzionali di diversificare il loro portafoglio azionario, per diminuire i rischi di compensazione ambientale.

Programmi di contrasto al cambiamento climatico, impianti a energie rinnovabili, interventi di efficienza energetica, mezzi di trasporti low carbon, sistemi di depurazione delle acque, utilizzo sostenibile dei terreni sono alcuni esempi di progetti che possono essere finanziati tramite raccolta obbligazionaria. E dal 2014, grazie ai Green Bond Principles stilati dall’associazione degli operatori dei mercati di capitali, l’International Capital Market Association, ogni progetto deve rispettare criteri precisi circa l’uso e la tracciabilità dei proventi, la valutazione di sostenibilità e il reporting.

Ogni anno gli investitori vengono informati sui risultati raggiunti dalle attività finanziate ed è garantito che le risorse raccolte dal mercato vadano nella giusta direzione.

Nel 2015 secondo l’agenzia di rating Moody’s gli investimenti in emissioni green hanno raggiunto i 42 miliardi $ ma le previsioni per il 2016 di Climate Bonds Initiative sono di raggiungere la cifra record di 100 miliardi $.

Segnali positivi registrati dopo la Conferenza di Parigi non mancano: dalla decisione della Portfolio Decarbonization Coalition che raccoglie alcuni dei maggiori investitori al mondo di liquidare dai loro portafogli 600 miliardi $ di asset legati a fonti fossili inquinanti, al green bond da 1,5 miliardi $ lanciato sul mercato da Apple per finanziare il miglioramento dei processi aziendali in chiave di sostenibilità.

Secondo l’International Energy Agency, per rispettare gli Accordi sul Clima sottoscritti a Parigi sono necessari nel settore energetico investimenti in tecnologie pulite per 13.500 miliardi $ da qui al 2030. E dal 2020 l’investimento globale deve raggiungere i 1.000 miliardi $/anno per contenere il surriscaldamento entro la soglia dei 2°C.

Non c’è dubbio: se al momento per il Green Bond la dinamica prezzi – rendimenti è in linea con il mercato obbligazionario, nel futuro prossimo la sostenibilità varrà sempre di più.

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